Il quotidiano di Bellinzona, che su questo lato del Piano di Magadino ambiva a sostituire il mai troppo rimpianto “Eco”, ha preferito essere il secondo più letto (su due!) al di là del Ceneri piuttosto che il foglio di riferimento in riva al Verbano.

Lo dimostrano i titoloni in prima, gli editoriali e le paginate e paginate dedicate a quel che capita (anche d’insignificante in ottica cantonale) nella megalopoli (ubi maior…) e nella capitale (noblesse oblige), sia per quanto riguarda la cronaca corrente (ma non succede proprio mai nulla di rilevante tra la Ramogna e la Maggia?) che per quella sportiva e perfino per quella culturale (solo trafiletti -quando va bene- per concerti, mostre, stagione teatrale, spettacoli vari, che pure non mancano -almeno quelli- dalle parti di Piazza Grande e dintorni).

Locarno, insomma, è sparita dai radar della redazione di Via Ghiringhelli. Ne prendiamo atto. Vorrà dire che, in futuro, continueremo a servirci di quella pubblicazione solo per sapere chi, tra i nostri conterranei, è purtroppo passato a miglior vita. Sui necrologi resta infatti imbattibile, anche per i sudditi del Pardo.

Written by zampatedipardo

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